Investire 8.000$ in una meme-coin e diventare miliardari. O forse no.

Un mito antico come il mondo, il sogno di ogni investitore, la pentola d’oro alla fine dell’arcobaleno: puntare sulle crypto e non lavorare più un giorno della propria vita. Bello, sicuri sia possibile?

WΔRWINNER
4 min readApr 5, 2022

È diventato uno dei casi mediatici più discussi nel mondo crypto e non solo.
Un Address ignoto, poco dopo il lancio della criptovaluta Shiba Inu nell’Agosto del 2020, ha investito 8.000 dollari nel progetto, garantendosi l’acquisizione di ben 70 trilioni di Token $SHIB, ossia 70.000.000.000.000 di monete.

Image: GettyImages | Money

Bella scommessa!

Se si pensa che la Supply Totale del progetto Shiba Inu conta quasi 590 trilioni di token, ci si rende conto di come i 70 trilioni acquistati da questo misterioso Address siano un’enormità, tanto che pare ormai assodato come dietro questo acquisto si celi uno degli stessi membri del Team di sviluppo della meme-coin, estremamente fiducioso in una sua futura crescita esponenziale.

Con l’esplosione del mercato Crypto ad inizio 2021, molti progetti più o meno legittimi, soprattutto di media e bassa capitalizzazione, hanno scalato in un sol colpo le classifiche del mercato. Shiba Inu non è stata da meno, riuscendo a raggiungere, nell’Ottobre del 2021, la quota di 0.00008$ per singolo Token.

In pratica, una crescita pari a +7.000.000%, su base annua!

Così, il nostro ignoto Address è diventato celebre.
Numerose testate di settore si premurano a scrivere su come si possa diventare miliardari in un istante, influencers su YouTube e TikTok invitano ad investire su $SHIB, il caso arriva persino ad essere un TrendTopic su Twitter e oggetto di articoli de IlSole24Ore: Il geniale investitore che, con soli 8.000$, ha ricavato la cifra record di 5.600.000.000$, entrando a far parte della ristretta cerchia degli uomini più ricchi al mondo. Solo teoricamente, però.

Image: CoinMarketCap | $SHIB MCap

Dove sta il problema?

Per chi non fosse pratico del mondo Blockchain, e di come vengono acquistati e scambiati questo tipo di token, vi basti sapere che esistono delle piattaforme di tipo decentralizzato chiamate DEX, alle quali si collega il proprio wallet per accedere a funzioni quali la compravendita dei vari token. Funziona così:

  • Io posseggo $SHIB.
  • Voglio ottenere $USDT (una moneta legata 1:1 al valore del dollaro).
  • Faccio un versamento di $SHIB all’interno del DEX.
  • Effettuo un prelievo di $USDT dallo stesso DEX.

Mentre questo processo è abbastanza semplice ed efficace se si scambiano cifre contenute, nel caso di 5.600.000.000 di dollari la situazione si complica.

Se infatti un importo così grande venisse mosso all’interno di uno di questi DEX, questo si svuoterebbe istantaneamente di tutta la sua liquidità, pagando solo una minima parte a chi vuol vendere e ad un prezzo molto svantaggioso.

Il crollo del prezzo.

Questo movimento che abbiamo appena analizzato, inoltre, porterebbe ad un crollo del valore del token $SHIB a livello mondiale: Essendo la Blockchain aperta e trasparente a tutti i suoi utilizzatori, verrebbe subito rilevata questa transazione e si creerebbe un’enorme pressione di vendita che porterebbe il valore del token a zero.

In fondo, si parla della vendita di oltre il 12% della Supply Totale di Shiba!

Secondo una stima fatta sulla liquidità attuale della piattaforma UniSwap, uno dei DEX più grandi, e avente la più elevata capitalizzazione al suo attivo, la vendita di questa quantità di $SHIB, porterebbe al ritiro di solo 1.63 milioni di dollari: Circa lo 0.1% del loro valore teorico e per i quali il tanto acclamato Address è diventato celebre.

Image: UniSwap | $SHIB-$USDT

Oltre al danno, la beffa.

Se tutto questo non fosse abbastanza demotivante, ecco la beffa: Le tasse!
Ad oggi, gli investitori pagano al fisco una percentuale in base ai guadagni cosiddetti realizzati, quindi prelevati su un conto corrente o effettivamente spesi. Con una sempre più stringente regolamentazione, però, vi è il rischio concreto che possano essere tassati in futuro anche i guadagni non realizzati, rendendo di fatto questo investitore miliardario solo sulla carta, ma con un debito verso il fisco di oltre 1 miliardo di dollari!

Quest’ultimo appunto, vuole porre l’accento sulla difficoltà di operare nel mondo crypto e far riflettere il lettore su un tema cruciale: Anche a fronte di un guadagno ragguardevole, bisogna sempre conoscere la normativa vigente.

Il sogno di guadagni facili, realizzati investendo magari poche migliaia di euro, fa di certo gola a molti; ma ponderare bene i propri investimenti, o farsi assistere da un professionista, potrebbe fare la differenza fra raggiungere la tanto agognata indipendenza finanziaria e il ritrovarsi in un mucchio di guai.

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WΔRWINNER

Vinciguerra all’anagrafe, Warwinner per amici e non. 30 anni, una laurea in Ingegneria e una passione per Crypto, Blockchain e robe belle del Web3.